martedì 20 maggio 2008


Il Biroccio Marchigiano

Il Biroccio nelle Marche era un patrimonio strettamente domestico, ed era anche orgoglio di ogni Famiglia contadina possederne uno in casa.
Questo carro era il mezzo di trasporto abituale per la gente di campagna veniva usato per ogni occasione,per spostare prodotti e materiali da un posto all'altro,per le feste paesane e nelle occasioni solenni riguardanti la famiglia(trasferire il corredo da sposa delle figlie femminine).
Non a caso i contadini facevano a gara per esibire il Biroccio più bello e originale.
Questo era costruito con legname duro e resistente(olmo,quercia,noce e acacia),era a forma rettangolare ed era così strutturato: Cassone con fondo,due sponde laterali,due tavole (anteriori e posteriori)mobili per facilitare le operazioni di carico,assale per le ruote(ferro).
Erano anche stati studiati dei freni per affrontare le discese "Martinicchia",questo utile sistema frenante,funzionava a mano tirando una fune applicata ad una leva che agiva su un rullo attorno al quale si avvolgeva una catena,che tirava i ceppi comprimendoli suo cerchioni (ferro)delle ruote.
Fabbri e maniscalchi mettevano particolare cura nello studio del sesto delle ruote,infatti i birocci venivano sempre esattamente bilanciati,a seconda della zona ove avrebbero dovuto essere impegnati(pianure o colline).
Le decorazioni venivano disegnate a piacimento ognuno poteva sbizzarrirsi come meglio intendeva, ogni artista illustrava con disegni quello che i loro paesaggi ispiravano.
Una regola però c'era ed era quella di usare i seguenti colori:(Bianco,rosso,blue,giallo e verde).
Una decorazione risultava semplice al massimo due colori (Pianura),festosa ed elaborata (Collina),senza pretese ornamentali (Montagna).
Le parti decorate del Biroccio erano: Telaio,ruote,tavola anteriore e posteriore e le fiancate.
Il telaio e le ruote a seconda della località erano monocolori(rosso-blue)le tavole erano variopinte con fiori ed altri disegni.
Sulla tavola anteriore in genere veniva dipinta l'immagine di S.Antonio abate(protettore degli animali)al centro di questa era scritto il nome del costruttore e l'anno di fabbricazione da un lato e il nome del committente dall'altro.
Vincenzo Gaglardini (Tratto da documenti storici)