venerdì 2 maggio 2008

MARCHE - (MIELE)



Regione ricca di paesaggi e varia di ambienti naturali, le colline della Provincia di Pesaro Urbino e Macerata, i monti Sibillini e le coste assolate delle province di Ancona e Ascoli Piceno. Le Marche sono una delle poche in Italia dove Apicoltura è diffusa in maniera capillare da tempi remoti, tramandata da padre in figlio con sapienza e passione.
Ad Ancona,sono nte e sono state pubblicate le prime riviste specialistiche del settore;ad Osimo nel 1903 nasce la prima Associazione di produttori,a San Severino Marche negli ultimi anni del 1800 è codificatada un certo "Perucci"l'arnia che si chiamerà proprio di tipo "marchigiano".
Il miele è una sostanza alimentare zuccherina prodotto dalle api operaie che suggono il nettare di fiori e piante trasformandolo e trasportandolo fino all’alveare dove lo depositano.
Il processo di lavorazione e di trasformazione del miele segue determinate linee.


1)La smielatura è svolta subito dopo la raccolta dei melari ed ha inizio così la disopercolatura dei favi dei melari(operazione d’esporto della cera)
2)Segue l’estrazione del miele dal favo, usando gli smielatori.
3)Il miele estratto, è purificato mediante filtrazione.
4)Segue la decantazione in appositi contenitori(maturatori)per almeno 10 giorni.
5)Ultimo passaggio, il miele è posto in vasi di vetro e conservato in locali freschi.
Prodotto di colore da extra bianco ad ambra chiaro, di odore debole e di media intensità, il sapore varia da delicato a mediamente intenso.
Il miele (millefiori) è prodotto con il nettare proveniente da varie tipe di piante.
Il miele (monofora)prodotto dal nettare proveniente da una sola specie di piante.


Miele d’acacia: Il miele di acacia è un miele monoflorale e quindi derivato soltanto dai fiori di robinia(acacia).Questo grazie al fatto che le api, quando trovano una fioritura abbondante di un'unica specie portano avanti la bottinatura(sfruttamento) dei fiori fino ad esaurire il nettare presente prima di iniziare a visitare altri fiori.Stesso procedimento gli apicoltori lo usano con altre piante, spostando gli alveari nelle zone, in cui stagionalmente avvengono le fioriture di piante particolari.


Miele di mielata: Il miele di mielata si ottiene dalle api quando queste, per motivi climatici o altro, non trovano più fiori dove succhiare nettare.
In tali situazioni, le api si adattano a succhiare la parte zuccherina di alcune foglie o germogli(mielata fisiologica) oppure raccolgono quelle goccioline zuccherate(melata parassita)che sono estratte dagli insetti(afidi) che attaccano le piante(querce, tigli, abeti)per nutrirsi della loro linfa.

Nelle zone di media montagna si produce anche il miele di castago,dal retrogusto amaronolo e di colore marrone,da gustare e acompagnare formaggi di media struttura,come il pecorino e la caciotta alla brace.

Da qualche anno il miele è entrato in cucina e sulle tavole degli appassionati e curiosi che lo possono usare nella preparazione di un menù completo.



Ricetta culinaria:

Tagliolini con goletta e miele

Ingredienti per 4 Persone:

400 grammi di Tagliolini di Campofilone
30 grammi di burro
30 grammi di cipolla tritata
50 grammi di goletta stagionata di suino(cubetti)
50 grammi di parmigiano grattugiato
100 grammi di miele d’acacia o millefiori
4 tuorli d’uovo
sale,pepe,cannella (quanto basta)
zafferano.



Preparazione:

Far soffrigere la cipolla con il burro,aggiungere la goletta tagliata a cubetti
fino alla sua doratura.
In una casseruola sbattere i tuorli d’uovo con il parmigiano,
miele,sale, pepe e cannella.
Sciogliere lo zafferano e aggiungerlo nella casseruola insieme
agli altri ingredienti.
Quando la pasta è cotta,far saltare in padella aggiungendo del parmigiano.





Vincenzo Gagliardini

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